lunedì 29 agosto 2016

Previsioni sterlina per fine 2016

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Il cambio sterlina contro dollaro americano si candida a essere operativamente il protagonista delle prossime sedute di trading. Il cable si trova in un punto tecnico molto delicato, che può creare un’opportunità molto interessante in ottica di rischio e rendimento. Durante la settimana appena trascorsa, il cambio sterlina/dollaro, spinto dai buoni dati macroeconomici, ha raggiunto una trend line ribassista (partita con il massimo relativo del 15 luglio a 1,3481) che delinea superiormente un triangolo.

La figura tecnica è invece delineata, nella parte inferiore, dalla trend line rialzista partita dal minimo relativo del 6 luglio 2016 a 1,2796 dollari. La figura del triangolo, se si prende un orizzonte temporale giornaliero, sembra essere il pattern che sta dominando nel breve periodo, dopo che il doppio minimo registrato tra il 12 luglio e l’8 agosto ha raggiunto il suo target ribassista, con il raggiungimento del minimo del 16 agosto a 1,2866 dollari. Tecnicamente, non è ancora stata ritestata la rottura dell’enorme supporto (trentennale) di quota 1,3750/1,3850 dollari, infranto a seguito del movimento ribassista causato della Brexit, e che ha portato al minimo del 6 luglio 2016 a 1,2796 dollari base di partenza del nostro triangolo.

La vera domanda che si pongono i forex traders è: quando si uscirà dal triangolo? Alcuni analisti pensano che la rottura ci possa già essere durante la prossima settimana, complici dei dati macroeconomici favorevoli (fiducia dei consumatori, indice direttori settore manifatturiero e costruzioni), come quelli registrati nel corso della settimana appena passata, e una Federal Reserve che ancora non sa bene cosa fare del suo tasso d’interesse. Altri analisti, invece, sostengono che dovrà esserci un’altra gamba ribassista che raggiunga nuovamente il lato inferiore del triangolo (più o meno in area 1,2910/1,2930 dollari) per poi partire con una fase rialzista che sarà in grado di perforare al rialzo il famoso triangolo.

Facciamo ora attenzione alla finezza tecnica: per calcolare il target di sviluppo della rottura di un triangolo, bisogna prendere in considerazione praticamente la lunghezza della base del triangolo per poi riprodurla perpendicolarmente sul punto di rottura. Praticamente, nel nostro caso, la lunghezza tra il minimo del 6 luglio e la proiezione perpendicolare che incrocia la trend line ribassista, che delinea la parte superiore del triangolo, è di circa 700 punti (1,35-1,28 = 0,07).

Nell’ipotesi che la rottura ci sia già la prossima, più o meno in area 1,3250 dollari, il target sarà dunque a quota 1,3950/1,40 dollari, proprio a ridosso dei minimi relativi segnati nei mesi di marzo, aprile e giugno. Se per contro, sono del parere che ci dovrà essere un’altra fase ribassista, la rottura rialzista del triangolo potrebbe arrivare in area 1,3150 il che proietterebbe il target verso 1,3850 dollari, guarda caso sul preciso pullback della rottura del famoso supporto trentennale. I livelli sono sicuramente ampi ma non bisogna dimenticare che si sta vivendo una fase di notevole volatilità.

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