lunedì 4 gennaio 2016

Previsioni 2016 dollaro contro euro, sterlina e yen

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Il 2015 è stato un anno decisamente interessante sul mercato dei cambi. Le politiche monetarie decise delle principali banche centrali hanno inciso in modo significativo sul comportamento delle varie valute. Euro, yen e sterlina inglese si sono indebolite nei confronti del dollaro Usa, che rimane la valuta più forte dell’intero panorama internazionale (il Dollar Index si è infatti spinto fino ad un nuovo massimo storico di 100,50 punti).

Nelle analisi che seguono è stata esaminata la situazione dei principali cross valutari, al fine di individuare le tendenze e i livelli grafici più importanti che dovranno essere monitorati nelle prime settimane del 2016.

Euro/dollaro. 

Il cambio, dopo essere salito verso la fine di agosto fino a 1,1715,ha subìto una brusca flessione con le quotazioni che sono comunque rimaste al di sopra di 1,05. La struttura tecnica di medio termine rimane ancora precaria: soltanto il breakout, confermato in chiusura di settimana, al di sopra di 1,15 potrebbe provocare un’inversione rialzista di tendenza, con un primo target a 1,1850-1,1870 e un secondo obiettivo attorno a 1,22.

Prima di poter iniziare un recupero di una certa consistenza sarà comunque necessaria un’adeguata fase laterale di riaccumulazione. Negativa invece una discesa sotto 1,05 in quanto può innescare una nuova ondata ribassista che avrà una prima proiezione teorica a ridosso di quota 1 euro e un secondo obiettivo in area 0,98-0,9770.

Euro/sterlina. 

Le quotazioni si sono appoggiate al solido supporto grafico posto in area 0,6980-0,6930 e hanno compiuto un difficile recupero. La struttura grafica di breve termine rimane contrastata: soltanto il breakout della barriera situata a 0,7450-0,75 potrebbe provocare un’inversione rialzista di tendenza, con target di breve termine a 0,7590 prima e in area 0,77-0,7710 in un secondo momento.

Un’eventuale correzione dovrebbe invece arrestarsi a ridosso di 0,7060- 0,7050. Decisamente negativa, invece, una discesa sotto 0,6930 perché può innescare una rapida flessione verso 0,6880 prima e in area 0,6820-0,6810 successivamente.

Euro/yen. 
Il cambio è sceso, lo scorso mese di aprile, a quota 126 prima di risalire con decisione fino a quota 141. Nella seconda metà del 2015 si è poi verificata una correzione che ha riportato le quotazioni in area 130-129,70. Pericolosa una discesa sotto quest’ultimo livello in quanto può innescare una nuova ondata ribassista, con target teorici a 127,50 prima e a quota 126 in un secondo momento.
Positivo invece il ritorno sopra quota 137 anche se, da un punto di vista grafico, sarà soltanto di breakout di 139 prima e di 141 poi a provocare l’inizio di una solida tendenza rialzista.

Sterlina/dollaro. 
Il cable è salito fino a 1,5930 prima di accusare una brusca flessione che ha riportato le quotazioni sotto 1,50. Il quadro tecnico di medio periodo rimane contrastato: fondamentale comunque la tenuta del sostegno posizionato in area 1,46-1,4560 in quanto può favorire la costruzione di una solida base accumulativa, premessa indispensabile per poter iniziare un trend rialzista di una certa consistenza. Una prima dimostrazione di forza arriverà con il superamento della resistenza posta a 1,55 anche se un allungo dovrà comunque affrontare un duro ostacolo a ridosso di 1,58 e una seconda barriera a 1,5930.

Dollaro/yen. 
Il cambio ha trovato un valido sostegno a quota 117 e ha compiuto un veloce balzo in avanti, con le quotazioni che sono salite, a inizio giugno, fino a quota 125,85 (massimi degli ultimi tredici anni). Il trend di fondo rimane pertanto rialzista: il superamento di 123,80 fornirà un ulteriore segnale di forza, con un primo obiettivo in area 125-125,20 e un secondo target a 125,80. Il breakout di quota 126 aprirà poi ulteriori e interessanti spazi di crescita, con proiezioni teoriche in area 128,50-128,70 prima e attorno a 130-130,20 successivamente.

Dollaro americano/dollaro canadese. 
Le quotazioni, dopo un aver costruito una solida base accumulativa al di sopra di quota 1,3250, hanno compiuto un veloce balzo in avanti, innescato dal breakout della barriera posta a 1,3430, e si sono portate a ridosso di 1,4. L’analisi dei principali indicatori quantitativi conferma la presenza di una solida tendenza rialzista, con l’Macd e il Parabolic Sar che si trovano in chiara posizione long. Dopo una breve pausa di consolidamento al di sopra di 1,37 è pertanto probabile un nuovo allungo, con un primo target a 1,407- 1,408 e un secondo obiettivo in area 1,4150-1,4170.

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