lunedì 31 marzo 2014

Spread più basso sul Forex–quale broker

ETX CapitalE’ arrivato finalmente in Italia ETX Capital, Forex Broker con sede a Londra. ETX è un intermediario storico, fondato nel 1965, membro della Borsa di Londra, presente sul mercato Forex dal 2002, regolato dalla Financial Services Authority (FCA inglese), con licenza numero 124721 (e di conseguenza in regola con Consob) e aderente Mifid.

ETX applica spread molto competitivi, addirittura migliori di quelli proposti dal connazionale Alpari Uk per i clienti top. Per esempio 0,7 pips sulla coppia eur-usd. Altro che i soliti broker ciprioti con 2, 3 o 4 pips.



Caratteristiche di Etx

Informazioni generali

Regolamentazione: FSA
Leverage massimo: 1:200
Deposito minimo: Nessuno
Bonus sul Deposito: 50% del tuo primo deposito fino ad un massimo di £5,000
Trade minimo: 50 pence (circa 0,6 euro) per tick/point
Lingue (sito e supporto clienti): Inglese, tedesco, spagnolo, francese, danese, italiano, romeno, greco, cinese

Vantaggi principali

  • Solidità finanziaria: fa parte del gruppo Monecor, quotato alla Borsa Valori di Londra. Società di revisione del Bilancio Deloitte LLP.
  • Sicurezza nei depositi e prelievi. ETX Capital aderisce alle più severe normative in materia di Money Laundering, antifrode e compensation scheme. I fondi dei clienti sono segregati e, pertanto, non utilizzabili dai creditori di ETX Capital nella non probabile ipotesi di chiusura della società. Ulteriori £ 50,000 sono accantonate per ogni cliente.
  • Tutti i prelievi vengono verificati e approvati in giornata, durante le normali ore di lavoro.
  • Assenza di commissioni. Depositi con carte di credito/debito e bonifici bancari via portale cliente o telefono. Banche di appoggio HBOS, Royal Bank of Scotland, Commerzbank AG, BNP Paribas.
  • Principali fornitori di liquidità tra le maggiori banche del mondo: Nomura, Credit Agricole, Morgan Stanley, Bank of America Merrill Lynch, Macquarie, Jefferies Bache.
  • L’offerta è sicuramente il principale punto di forza. Non è infatti limitata al Forex. Con ETX Capital è possibile negoziare 3,000 CFD, inclusi Equities, Indici e Commodities (con poco margine richiesto e senza commissioni), ETF, Futures, Opzioni, obbligazioni, futures su tassi di interesse, Differenziali (spread trading), Indici e titoli inclusi gli italiani e quelli dei mercati emergenti.
  • Piattaforma proprietaria, denominata Ariel, completamente personalizzabile. E’ possibile creare watch list, impostare una visualizzazione trader pro, avere accesso ad un numero maggiore di indicatori, creare tasti di accesso rapido. Disponibilità di applicazioni mobile (iphone, ipad, android).
  • Metatrader 4: disponibile anche la piattaforma MT4 di MetaQuotes, la più diffusa sul mercato ed utilizzabile anche con i vari sistemi di trading automatico (Forex Robot)
  • Grafici integrati e strumenti di ricerca che consentono di costruire indicatori personalizzati e testare diverse strategie di trading anche tramite un modulo di backtesting
  • Notizie in streaming in tempo reale e l’abbonamento a Autochartist a tutti i clienti che utilizzano MT4, fornendo l’accesso al maggior fornitore di grafici e strumenti grafici del settore.
etx_capital_piattaforma trading

I migliori spread sul mercato Forex

Oltre a tutti i benefici menzionati, la principale caratteristica che evidenzia questo broker è l’applicazione di spread ridotti rispetto alla media di mercato. ETX Capital ha tagliato significativamente i suoi spread di negoziazione dall’inizio del 2013, rendendoli i migliori in Europa.
Sulle sei principali coppie del Forex ETX applica spread variabili a partire da 0,7 pips su EUR- USD e 0,9 pips per GBP/USD, USD/CHF, EUR/JPY, USD/JPY, AUD/USD.

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venerdì 28 marzo 2014

4 strategie di trading Forex per il 2014

strategie forex 2014Presentiamo oggi 4 tecniche di trading sul Forex per il 2014 (ovviamente sono strategie sempre valide, non solo per quest'anno).

Iniziamo con una strategia di medio periodo, più tranquilla ma efficace.

Tecnica Long Term

Questa strategia richiede di operare con grafici di almeno 4 ore (meglio sulla base della candela giornaliera). Non è necessario troppo tempo, infatti basta guardare il grafico solo a fine giornata, quando la candela si è chiusa (rispetto all’orario di New York, ore 23 italiane).

Si opera con un grafico pulito, e un solo indicatore di media mobile individuando un trend e attendendo un segnale di entrata su ritracciamento, immettendo quindi l’ordine di trading con relativi stop loss e take profit sulla base della candela del grafico.

E’ una tecnica cosiddetta pigra in quanto si opera poco, una o due volte al giorno. Ma con un rapporto di operazioni vincenti talmente alta da compensare. Del resto, operare troppo porta spesso a perdere soldi.
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Tecnica SupReMa

Questa tecnica di trading si basa sul costante e efficace utilizzo di supporti e resistenze. A differenza della tecnica Long Term è una tecnica intraday.
Ci sono delle accortezze da prendere nella scelta delle coppie su cui operare, sulla base della volatilità e dello spread. Stop Loss e Take Profit sono messi sulla base dei livelli di supporto e resistenza individuati.



La tecnica può essere ulteriormente affinata individuando, sulla base dei supporti e delle resistenze, tre diversi livelli di entrata.
Il vantaggio di questa strategia è di consentire un rapporto Risk Reward elevato, anche nell’ordine di 1 a 5. In pratica per ogni pip di rischio assunto, si possono guadagnare 5 pips.

Altre due strategie avanzate di trading sono la N.I.Tr.O e la Tecnica Fibo.
Per tutti i dettagli su queste strategie operative, puoi saperne di più seguendo il corso di trading Forex.
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lunedì 17 marzo 2014

Segnali trading su opzioni binarie–classifica migliori

SEGNALI OPZIONI BINARIE GRATISFinalmente sono disponibili anche per le opzioni binarie servizi che offrono segnali di trading. Da anni infatti sono disponibili segnali sul Forex.

Cosa sono questi servizi? Sono servizi su abbonamento che inviano giornalmente segnali di trading sulle opzioni binarie, in pratica quando entrare e uscire da un’operazione. Sulle binarie i guadagni possono essere elevati ma la velocità degli eventi richiede molta preparazione e conoscenze per intuire il trend di un sottostante (il sottostante è l’azione o il mercato a cui l’opzione binaria fa riferimento).

Classifica migliori segnali su opzioni binarie

I servizi migliori sono ovviamente in inglese, ma questo non comporta particolari problemi per l’utente italiano visto che i segnali sono semplici indicazioni di trading tipo Buy X o Sell Y.

Autobinary Signals: meglio conosciuto come ABS è il servizio creato da Roger Pierce, esperto in mercati finanziari che ha iniziato a seguire le opzioni binarie già nel 2008 dopo lunga esperienza sui mercati azionari.
Pierce effettua ogni giorno l’analisi dei principali mercati (analisi che mette a disposizione dei suoi iscritti). Il suo programma, ABS, invia segnali di trading molto accurati (circa 80% di win trade) grazie ad un sistema basato su 5 indicatori. Solo quando tutti questi 5 indicatori sono allineati e positivi, viene inviato il segnale.

La parola d’ordine di Pierce è “Balance e Stability” vale a dire “Equilibrio e Stabilità”. Pierce infatti indica che il principale errore che molti traders commettono è quello di cercare troppe opportunità sul mercato. Le reali opportunità sono però poche, quindi con poche ma perfette operazioni si può statisticamente guadagnare molto di più. E i suoi risultati lo provano.

guadagni segnali opzioni binarie

ABS è compatibile con tutte le piattaforme di trading su opzioni binarie. Noi consigliamo quelle autorizzate da Consob, come Top Option.




Binary Options Trading Signals : questo è sicuramente il servizio di segnali sulle opzioni binarie più professionale.

Ogni giorno puoi vedere un trader professionista mentre opera live, e spiega il perché delle sue operazioni. Un modo di imparare eccezionale: dal vivo. La teoria spiegata durante una sessione pratica. Cosa c’è di più trasparente di vedere gli ordini in diretta video? Puoi vedere l’operatività online in streaming, anche tramite cellulare. Nessun programma da scaricare.

Inoltre ogni giorno il servizio di segnali, con mediamente 2-4 segnali quotidiani. Con la piattaforma di trading giusta si può arrivare ad un livello di operazioni vincenti dell’85%. Per questo per operare con questo servizio è preferibile che prima apri un account con 24Option.



opzioni 24option


Binary Options Pro Signals : ti consente di provare il servizio per soli 14 dollari (meno di 10 euro) per i primi 14 giorni.
I segnali vengono inviati per SMS o email in tempo reale ogni volta che il loro programma indica un’alta probabilità di guadagno su un trading. Il sistema si basa su una combinazione di algoritmi che consentono un’alta predittività dei mercati. Grazie a questo sistema hanno raggiunto un’accuratezza del 72,5%.
Puoi scegliere di operare nella sessione americana (mercato USA aperto nel tardo pomeriggio e sera) o europea (mercato di Londra aperto durante il giorno più o meno come quello di Milano). O entrambe!
Il sistema analizza 14 assets (attività finanziarie: EURUSD, GBPUSD, USDCHF, AUDUSD, USDCAD, EURJPY, Apple, Google, IBM, JP Morgan Chase, Coca-Cola, ExxonMobil, Dow Jones, and S&P 500) inviando segnali di acquisto (CALL) o vendita (PUT) e un’ora di scadenza (expiry time). Una volta che ricevi il segnale, non ti resta che loggarti sull’account del tuo broker e piazzare l’ordine.
Anche in questo caso il servizio funziona con tutte le principali piattaforme di trading. Consigliamo Top Option.

lunedì 10 marzo 2014

Corso Forex con videolezioni gratis

Prima di iniziare ad operare con un conto reale sul Forex, è opportuno aver fatto pratica con un conto demo e aver studiato molto di più delle basi. Non bastano quindi i percorsi formativi messi a disposizione da molti brokers.

In Italia purtroppo non ci sono molti corsi specializzati sul Forex e il trading come in America (corsi che costano parecchio ma danno anche ottimi risultati). Per chi non può permettersi i corsi americani, sia per soldi sia per una questione di lingua (ti assicuro che per seguirli occorre un ottimo inglese, perché i tecnicismi sono frequenti) consiglio il corso Premium di Professione Forex.

Si tratta di un corso di 6+6 mesi completo. Il bello di questo corso è che già dal primo mese, oltre alle basi, ti viene insegnata una strategia. Statisticamente dopo 4-5 mesi sei pronto per guadagnare sul Forex. Per i più esperti (o chi ha maggiore tempo)  è possibile restringere il corso a 6 mesi con la versione Advanced.

I temi trattati sono davvero tanti:
  • Money Management
  • Tecnica Long Term (LT)
  • Psicologia nel Trading
  • Tecnica Fibo
  • Analisi Tecnica specifica per il Forex (diversa da quella tradizionale)
  • Fuzzy Logic
  • Come tradare sulle news
  • Tecniche avanzate come SupReMa e N.I.Tr.O
  • Money Management Avanzato
Trovi qui tutti i dettagli sul corso Forex Premium.

Inizia con un corso gratuito

Se sei alle prime armi o ancora non hai deciso se il Forex fa per te, ti consigli di iniziare dal corso gratuito che include:
  • 3 ebook: "Da principiante a Forex Trader esperto" , "Le 10 risposte che tutti i principianti del forex cercano" , "Strategie nel Forex Trading"
  • ben 21 videolezioni sul Forex
Puoi iscriverti solo da qui:  videocorso gratuito sul Forex



Questo è uno dei video gratuiti. Per completare la visione di tutti i video vai al   videocorso gratuito sul Forex

mercoledì 5 marzo 2014

Corso gratuito analisi tecnica Forex

Quando si parla di investimenti si dice che c'è chi si affida all'analisi fondamentale e chi all'analisi tecnica. La prima si basa puramente sui numeri di bilancio e le previsioni del settore e della società. La seconda invece analizza i grafici e ulteriori indicatori derivati dalle quotazioni di Borsa.
Per chi segue l'analisi tecnica, le informazioni rilevanti su un titolo sono già comprese nei prezzi. Inutile quindi analizzare la società, basta seguire le quotazioni.
Sulla base del fatto poi che i comportamenti degli investitori sono sempre uguali (gli errori si ripetono) per cui si possono ricavare delle regole dai grafici del passato da utilizzare per fare previsioni sul futuro.

Oggi la separazione è meno netta. Praticamente tutti i traders utilizzano entrambe le metodologie. Si dice che l'analisi fondamentale consenta di definire su quali settori (nel forex le valute) puntare. L'analisi tecnica consente di definire i momenti (prezzi) di entrata e di uscita.

Sull'analisi tecnica ormai ci sono manuali più o meno pratici. Se devi iniziare leggi quella che giustamente è considerata la bibbia del settore: Analisi tecnica dei mercati finanziari di John Murphy, un manuale completo da leggere e da tenere con se per specifici approfondimenti.

Mancano invece libri più specifici sull'analisi tecnica sul mercato delle valute. Nel Forex infatti manca una variabile fondamentale per l'analisi tecnica classica: i volumi. Non essendo il Forex un mercato comune, con una piazza di contrattazione (anche se telematica) dove si liquidano le posizioni, non è possibile ricavare su grafici il totale dei volumi transati. Come fare analisi tecnica senza volumi? Questo seminario online gratuito te lo spiega. L'analisi tecnica ha un'importanza fondamentale, ma si deve sapere quando usarla e quando ignorarla.



lunedì 3 marzo 2014

Recupera la corona norvegese. Previsioni euro dollaro

Nell'arco dell’ultima settimana, il dollaro statunitense ha perso terreno rispetto a quasi tutte le valute di riferimento con l’eccezione dello yen. In particolare, il biglietto verde è stato penalizzato dalle statistiche sull'occupazione che sono risultate inferiori alle attese: il numero di nuove assunzioni del settore privato, prima, ed il dato più importante sugli occupati non agricoli poi hanno evidenziato una crescita inferiore alle aspettative.

Parziale supporto è, viceversa, giunto dall’audizione di Janet Yellen presso il Congresso che ha confermato il graduale rientro dalle misure di stimolo all’economia, nonostante un mercato del lavoro che stenta a riprendersi con vigore e le recenti turbolenze che hanno interessato i mercati emergenti, garantendo così un percorso di continuità rispetto alla gestione precedente. Nel dettaglio, il Dollar Index ha ceduto lo 0.6% posizionandosi su un livello tale da garantire una tendenza decrescente rispetto alle medie mobili considerate fino ad un mese. La divisa statunitense ha perso terreno soprattutto nei confronti della corona norvegese.

L’euro ha, invece, trovato supporto nell’esito del Consiglio direttivo della BCE dal quale è emerso un atteggiamento ancora di attesa da parte dell’Autorità, mentre diversi investitori si attendevano maggiori indicazioni circa nuove misure di stimolo all’economia dopo il dato particolarmente debole sull’inflazione di gennaio. Ulteriore vantaggio è giunto da alcuni segnali congiunturali positivi tra i quali i PMI dei servizi e composite dell’Eurozona che confermano il rafforzamento della fase espansiva.

Il recupero della corona norvegese

Alcune prese di beneficio sono scattate dopo che la Corte costituzionale tedesca ha messo in discussione la regolarità del programma OMT della Banca centrale europea. Da un lato la valuta comunitaria ha recuperato soprattutto nei confronti di yen e dollaro statunitense, dall’altro si segnala la performance particolarmente negativa contro il NOK. Nell’arco dell’ultima settimana, il dollaro statunitense ha perso terreno rispetto a quasi tutte le valute di riferimento con l’eccezione dello yen. In particolare, il biglietto verde è stato penalizzato dalle statistiche sull’occupazione che sono risultate inferiori alle attese: il numero di nuove assunzioni del settore privato, prima, ed il dato più importante sugli occupati non agricoli poi hanno evidenziato una crescita inferiore alle aspettative.

Infine, si pone in luce proprio il marcato recupero della corona norvegese dopo le perdite che avevano caratterizzato il periodo precedente. La moneta scandinava ha ritrovato vigore sull’inflazione di gennaio che si è posizionata su un livello non solo oltre le attese, ma anche al di sopra del target della Banca centrale, rendendo più probabile il rialzo dei tassi da parte dell’Autorità monetaria prima di quanto scontato dal mercato. I recenti progressi del NOK verso EUR e USD non sono stati, però, sufficienti ad azzerare le perdite da inizio anno.

Il DOLLAR Index

Dopo la fase di accumulo tra il secondo ed il terzo trimestre del 2011, il DOLLAR Index ha rotto al rialzo la tendenza ribassista dalla metà del 2010 dando vita ad un trend ascendente che si è interrotto solo nel penultimo quarter del 2012. È, così, iniziata una breve fase laterale – durata solo due trimestri – nella fascia tra 79 e 80.5 circa, rispettivamente il 38.2% e il 50.0% del ritracciamento Fibonacci tracciabile sull’ampio e veloce movimento in calo dai massimi relativi del 2010 ai minimi del 2011. In tal senso, solo nel secondo trimestre dello scorso anno si è visto il break-up del trading-range, sulla scia della debolezza delle altre monete di riferimento in seguito alle politiche accomodanti di Giappone ed Eurozona.

L’indice è, così, salito sino area 84.5 (76.4% di ritracciamento) non riuscendo, tuttavia, ad andare oltre per ben due volte. Tra l’uno e l’altro di tali picchi, la quotazione è scesa in prossimità di 80.5 (50%) per poi rimbalzare subito a recuperare la posizione. Da allora, però, è cominciata una lieve debolezza della divisa USA e, sulla figura di doppio massimo, si è assistito al break-down di 82.5 (61.8%) e 80.5% (50.0%), insieme alla rottura ribassista delle tre moving averages considerate; la discesa si è arrestata solo vicino alla già citata soglia di 79 (38.2%).

Da qui, tuttavia, si è visto un nuovo pull-back del Dollar Index, sebbene seguito da parziali prese di profitto, in virtù delle scelte operate dalla Banca centrale USA che, nel meeting di fine 2013, ha deciso di avviare una parziale exit-strategy dalle attuali misure di stimolo. Da questo punto di vista è stato fondamentale l’esito del FOMC di fine gennaio u.s., in cui la Fed ha deciso di proseguire nel tapering, riducendo ancora gli acquisti di bond di 10 miliardi di dollari mensili, agli attuali 65 mld $. Tecnicamente, negli ultimi due mesi è iniziata una nuova fase laterale – attorno alle medie mobili a 65, 100 e 200 osservazioni – che, nel breve, sembra destinata a proseguire. In tal caso, il range di oscillazione avrà target individuabili in prossimità della resistenza a 82.5 (61.8%) e del supporto a 79 (38.2%).