venerdì 30 novembre 2012

Previsioni prezzo oro fine 2012 - 2013

L’oro ha definito una tendenza ribassista della durata di un mese che da area 1.800 dollari l’oncia ha riportato le quotazioni fino a nuovi minimi di periodo a 1.672 dollari, livello testati il 5 novembre scorso.
Nell’area compresa tra 1.672-1.681 avevamo evidenziato un’importante area di supporto dove le quotazioni dell’oro dopo essersi appoggiate hanno ritrovato nuova brillantezza creando un deciso uptrend. In poche sedute abbiamo immediatamente raggiunto i nostri primi due target rialzisti posti in area 1.719-1.734 da cui nelle ultime sedute si è creato una leggera correzione.

Attualmente ci troviamo in area 1.720 e riteniamo che la tendenza di medio termine, che ha subìto un’inversione dopo il test dei supporti chiave, sia tornata ad essere rialzista e nelle prossime settimane potremo tornare a rivedere il gold in area 1.748 ed eventualmente in seconda battuta anche fino a 1.768.
Solo nel brevissimo termine non escludiamo che il movimento correttivo possa leggermente estendersi e raggiungere eventualmente il primo supporto statico a 1.710 dove i rialzisti potranno rientrare sul mercato. In caso di breakout di area 1.710 dollari il movimento amplierebbe le sue dimensioni raggiungendo 1.697-1.695, correzione che tuttavia non andrebbe a deteriorare il quadro tecnico in atto a patto che riprendano velocemente gli acquisti sulla commodity.

Anche gli indicatori ci confermano la nostra view di medio termine, attualmente stazionano in area neutrale e lasciano aperte quindi le possibilità per una possibile estensione del movimento rialzista. - E nonostante nell’ultimo periodo il comportamento di questo metallo sia stato quello di un asset di rischio, secondo il Private Bank Forex& Commodities team di JP Morgan, nel lungo termine nulla cambia. Il protrarsi negli States di una politica monetaria espansiva e l’effettiva perdita di valore del biglietto verde dovrebbero infatti continuare a sostenerne il prezzo.

Specie considerando che gli effetti della terzo Qe cominceranno a notarsi solo ora con i primi acquisti di titoli e che ci vorrà un certo tempo prima di avere riflessi sull’economia reale. Inoltre, nell’attuale contesto di tassi ai minimi, il costo/opportunità di detenere oro è relativamente basso. E ciò si aggiungono l’incremento della domanda in India in vista della «festa della luce» e la richiesta sempreverde delle banche centrali. Così, per Jp Morgan target a 12mesi resta confermato a 1.975 dollari per oncia.
-
Prova Saxo Bank, conto demo di prova e guida Forex in omaggio.

giovedì 29 novembre 2012

Strategie operative con opzioni Up e Down

Le opzioni Up&Down sono delle opzioni binarie, attraverso le quali i trader investono sulla possibilità che il prezzo di un sottostante (cross valutari, indici azionari e commodities) sia a scadenza più alto o più basso rispetto al prezzo corrente. Questo strumento è disponibile con scadenze dai 10 ai 60 minuti e offre generalmente tre vantaggi agli investitori:
  1. L’opportunità di operare sul breve termine sfruttando spike del mercato dovuti alla pubblicazione di dati macroeconomici.
  2. Si configurano come uno strumento di hedging e di diversificazione di portafoglio.
  3. Comportano un investimento iniziale molto basso (soglia minima del premio: 10 dollari).

A livello operativo, è possibile sviluppare strategie basate sull’utilizzo di strumenti di analisi come indicatori (Bande di Bollinger) e oscillatori (Relative Strength Index) che permettono di individuare anche nel breve periodo livelli significativi di supporto e resistenza. Le strategie possono poi essere perfezionate con un adeguato money management tramite l’uso di martingale, ossia un aumento progressivo dell’importo del premio fino al recupero delle perdite così da realizzare un profitto alla prima opzione che a scadenza verifica la condizione desiderata.
Ulteriori informazioni sulle strategie con opzioni binarie

mercoledì 28 novembre 2012

Opzioni plain vanilla ed opzioni esotiche

In questo educational, spiegheremo quelle opzioni che vengono definite dagli adetti ai lavori «esotiche».

Si tratta di opzioni che si riferiscono a tutto quel gruppo di opzioni finanziare che non possono essere comprese tra le tipologie classiche di diritti insiti a contratti a termine europee o americane. Questi tipi di derivati sono conformati su particolari caratteristiche dei payoff. È proprio questa proprietà a rappresentare l’elemento caratteristico comune. Mentre nel caso delle opzioni «plan vanilla» classiche, la funzione dei flussi di cassa attesi dipende dal valore del sottostante a scadenza, e da variabili cosiddette «greche », invece in quello delle opzioni esotiche essa è determinata da variabili differenti.

Considerando il gran numero di categorie di opzioni esotiche che esistono in circolazione, esse possono essere raggruppate in quattro macro gruppi, ognuno spesso non esclusivo: opzioni binarie, opzioni barriera, opzioni asiatiche e opzioni lookback. Attenzione però.

È possibile, se non proprio probabile, che una particolare opzione esotica appartenga a più di una categoria in conseguenza di un trend di miscelazione tra diverse categorie di contratti che ha portato alla creazione di strutture molto complesse derivate che hanno poi il problema di venire prezzate correttamente sui mercati finanziari.

Ulteriori informazioni sulle strategie con opzioni binarie

martedì 27 novembre 2012

Previsioni cambio euro sterlina

Analizzando la tendenza di medio termine dell’euro/sterlina spicca un deciso indebolimento della valuta europea nei confronti del pound dopo la fine del movimento rialzista terminato in seguito al raggiungimento delle resistenze statiche poste tra 0,8150-0,8164.

Dal supporto 0,7960 i Tori sono rientrati nuovamente sul mercato configurando nelle scorse sedute un recupero delle quotazioni del cross grazie alla formazione di un nuovo movimento direzionale. Attenzione però perché importanti resistenze sono state testate giovedì scorso rispettivamente a 0,8078-0,8085 livelli dai quali gli Orsi potrebbero avere la meglio rientrando così sul mercato.

Chiari segnali di indebolimento della tendenza rialzista li riscontriamo dall’analisi degli indicatori che evidenziano divergenze negative in formazione; ancora più importante oltre alla configurazione delle divergenze il movimento qualitativo disegnatosi sul grafico: difatti sui medesimi citati livelli di resistenza si è creato un possibile pattern armonico ribassista che conferma ulteriormente la nostra view ribassista. Per queste ragioni riteniamo che nelle prossime sedute si definirà una fase di storno per l’euro con approdo a 0,8022-0,8007 livelli che potrebbero rappresentare interessanti supporti dove rientrare nuovamente al rialzo.

Una negazione della view rialzista si avrebbe solo in caso di superamento dell'area di resistenza che consentirebbe di proseguire nella fase rialzista e rivedere così il cross anche in prossimità dei massimi relativi precedenti registrati esattamente un mese fa.

Inizia ad operare sul Forex aprendo un conto demo con Markets.com

lunedì 26 novembre 2012

Opzione put sull’indice europeo Eurostoxx

Sull’Eurostoxx50, nonostante una tendenza leggermente negativa, al momento non si intravedono, su orizzonti temporali ampi, particolari segnali direzionali che fanno presagire un ritorno massiccio delle vendite.
Si sta difatti configurando la seconda correzione del movimento rialzista iniziato dai minimi di periodo dello scorso giugno a cui in un secondo momento potrà seguire un nuovo rialzo con la relativa definizione anche di massimi relativi maggiori rispetto a quelli registrati lo scorso mese di settembre.

Analizzando la situazione di più breve periodo si sono configurati i primi importanti segnali di possibile inversione al rialzo e ritorno degli acquisti. Circostanza riscontrabile praticamente su tutti i principali future mondiali, così come sull’Eurostoxx, che hanno retto molto bene alla pressioni ribassiste definendo la scorsa settimana un ritorno dei Tori sul mercato.

Questo movimento ascendente ha consentito al future europeo di raggiungere quelli che erano i nostri due target rialzisti del movimento posti rispettivamente a 2.517 e 2.535 livelli testati nella giornata di giovedì scorso. Inoltre sui medesimi livelli statici individuiamo anche una trendline dinamica decrescente che impatta proprio sui medesimi massimi.

Dovremo prestare attenzione proprio a questi due principali livelli di resistenza a breve in quanto potranno respingere le velleità rialziste e definire quantomeno un movimento correttivo per l’Eurostoxx riportandolo come obiettivi minimi a 2.479-2.466, dove potremmo rivedere un ritorno degli acquisti.

Questa view scaturisce oltre ovviamente da un’analisi accurata dei prezzi di mercato anche dall’osservazione dei principali indicatori Rsi e Stocastico: su timeframe a 4 ore il Rsi ha testato proprio giovedì l’area di ipercomprato a 70 e l'oscillatore stocastico potrà fornire nelle prossime ore un segnale short. Inoltre passando anche ad un timeframe più ristretto, orario, possiamo intravedere una chiarissima divergenza negativa sia sul Rsi che sullo stocastico segnali che confermano ulteriormente la nostra view ribassista.

Qualora il movimento ribassista dovesse configurarsi, raggiungere i target e successivamente proseguire nella discesa molta attenzione in caso di violazione dei minimi di periodo a 2.422, se dovessimo registrare conferme su ampi timeframe si creerebbe un nuovo segnale negativo sul future europeo. Una negazione dello scenario sopra descritto si avrebbe solamente in caso di superamento della resistenza statica passante a 2.558 che consentirebbe un immediato ritorno degli acquisti riportando la tendenza positiva di medio termine.
-
Apri un conto di prova e inizia ad operare in opzioni

domenica 25 novembre 2012

Marc Faber positivo sull’oro

quotazioni-oro-rialzo
Il noto investitore svizzero Marc Faber conferma la sua visione positiva sull’oro in questa intervista.

E l’oro?
La situazione è molto diversa. A una recente conferenza a Singapore con società che utilizzano commodity ho chiesto quanti possedessero oro. Risposta: nessuno. Quindi la domanda di metallo ha ancora ampio spazio di crescita.

Vede un livello dove mettere lo stop a un’eventuale discesa?
Personalmente continuo ad accumulare oro con cadenza mensile. Capisco tuttavia la posizione di chi faccia investimenti di breve o medio termine che cerchi dove mettere un punto fermo alla discesa. In quel caso vedrei l’area di 1.680 dollari come uno spartiacque.

Qual è il suo target sull’oro?
Mi attendo che continui a salire. Non troppo, dato che altrimenti non sarebbe più un asset finanziario, ma diventerebbe un problema politico.

Opera sull’oro, apri un conto prova con Markets.com

sabato 24 novembre 2012

Guida gratis al Forex - Euro Dollaro il re del Forex

Markets, il noto Forex Broker con sede italiana, aggiunge una nuova guida gratuita per chi apre un conto prova (demo).

Oltre alla guida pratica al Forex ora è disponibile anche "Euro-Dollaro, il re del Forex" un manuale che insegna a operare sulla coppia regina del mercato delle valute.

Scaricare la guida è semplice. Richiedi un conto demo Markets – potrai provare gratuitamente le loro piattaforme di trading senza impegno.

mercoledì 21 novembre 2012

Obbligazioni con cedole all’8%

obbligazioni-cedola-interessi-altaSe lo scorso anno le emissioni di obbligazioni con rating speculativo (sotto il livello Ba3/BBB-/BBB-) a livello globale avevano registrato l’ammontare complessivo di 241 miliardi di dollari, quest’anno le previsioni indicano la cifra 350 miliardi di dollari.

Lo sviluppo del settore, che si inserisce nel quadro più ampio dell’obbligazionario corporate, nel quale sono aumentati importi ed emissioni anche in comparti fino a poco tempo fa ritenuti impraticabili, come gli ABS considerati tossici o i trentennali, permette alle aziende di rifinanziare il debito circolante a condizioni migliori con un benefico effetto sui bilanci.

Questo processo è incentivato dalla politica monetaria che favorisce la concentrazione verso le emissioni speculative riducendo l’interesse sui rendimenti dei Treasury o dei Bund. Di conseguenza sono comparsi sul mercato gruppi corporate con rating sempre più speculativo: ci sono aziende con rating a doppia B che offrono rendimenti del 6% e imprese con rating tripla C che arrivano all’8,5%.

Per le società con basso rating esiste ovviamente anche il pericolo di default, che però secondo Moody’s è limitato al 3% delle aziende, mentre storicamente era vicino al 5%. Il pericolo di una bolla speculativa del settore viene per ora ritenuto dagli esperti non probabile, ma i sottoscrittori dovrebbero mantenere un profilo di rischio contenuto dedicando al segmento speculativo una quota marginale di portafoglio in un’ottica di diversificazione.

Sul mercato italiano spiccano due recenti emissioni. Guala Closures (B1/B), importante società operante nel packaging, ha offerto un floater di 275 milioni di euro settennali e cedola pari a 537,5 punti base su 3 mesi Euribor.

La società italo-tedesca Rottapharm Madaus, con rating Ba3/BB-, e operante nel settore farmaceutico, ha invece effettuato un collocamento di 400 milioni di euro a durata settennale con cedola 6,125%. Con questa operazione la società potrà rifinanziare il debito esistente di 416 milioni mentre contestualmente Rottapharm ha ottenuto una linea bancaria da Mediobanca per 100 milioni. Con il collocamento, Rottapharm ottiene una diversificazione delle fonti di debito e un incremento del proprio profilo pubblico e internazionale anche in vista di un possibile percorso di quotazione in Borsa realizzabile nell’orizzonte del prossimo triennio.

martedì 20 novembre 2012

Cambio euro dollaro test decisivo?

cambio-euro-dollaroGli operatori sono tornati a guardare da vicino il flusso di notizie proveniente da Grecia e Spagna, con quest’ultima che continua a resistere alla richiesta di aiuti, che permetterebbe molto velocemente agli spread spagnoli ma anche italiani di sgonfiarsi con forza in poco tempo.

L’euro-dollaro è andato quindi a testare l’obiettivo principale, 1,265 dollari, tentando successivamente un timido rimbalzo. Lo scenario sotto il profilo tecnico rimane neutrale. Un nuovo segnale short giungerebbe dal cedimento di 1,265 dollari, ma la dipendenza dalle notizie sulla Grecia porterà movimenti molto veloci e difficili da gestire.
Guardando alle altre valute, è interessante il tentativo di rafforzamento del cross dollaro australiano-yen giapponese.

In merito alle principali commodity, nulla di fatto per il Brent, mentre per l’oro si osserva un ridimensionamento controllato dei prezzi. Sviluppo di nuovi massimi relativi decrescenti per il petrolio, che sembra intenzionato a cercare nuovamente la consistenza dei supporti di breve termine.
-
Prova il conto demo di Markets.com

sabato 17 novembre 2012

Forex–attenzione ai tassi reali

Tutti i trader che operano sul mercato valutario esponendosi su orizzonti temporali superiori alla giornata, sanno che le proprie posizioni genereranno, allo scattare delle ore 23 italiane, un accredito o un addebito, completamente indipendenti dall’andamento dei prezzi su cui si sta operando.

Ogni valuta offre infatti un tasso di interesse nel momento in cui la si detiene in portafoglio,mentre occorrerà mettersi nell’ordine di idee di dover pagare nel momento in cui si «vende» (o più propriamente, «ci si indebita in») un’altra valuta.

Esistono dei casi però, in cui i tassi nominali di riferimento si trovano talmente lontani dai valori che si formano sui mercati overnight dei tassi (quotazioni che avvengono in base alla domanda e offerta di liquidità sul mondo interbancario da parte di istituti che devono ripristinare le proprie riserve ogni giorno), da invertire i risultati attesi di questo meccanismo di accredito/addebito, chiamato rollover.

È il caso, per esempio, dell’Eur-Usd, dove a fronte di tassi nominali pari allo 0,75% sull’euro e allo 0,25% sul dollaro, si va a pagare se si sta lunghi di euro e si incassa se si sono comprati dollari. Attenzione dunque, soprattutto per chi ha grosse esposizioni a mercato e ha intenzione di tenerle a lungo, a questo fattore che può impattare in maniera importante sui risultati operativi di un investimento.

venerdì 16 novembre 2012

17 anni di trading online–dalle azioni al Forex

trading-online-forexGiovedì 8 novembre il trading online italiano ha festeggiato il suo diciassettesimo compleanno. In quello stesso giorno del 1995, infatti, dal conto del primo trader italiano, Massimo Segre, partì l’ordine che aprì la negoziazione telematica via Internet anche agli investitori privati.

Un’era che aveva già visto almeno un decennio di tentativi negli Stati Uniti, ma che in Europa vide l’alba soltanto a metà degli Anni ’90. In Italia la prima idea di trading online nasce attorno a una... scacchiera. Nei primi anni ’90, infatti, la Borsa di Milano aveva avviato la telematizzazione degli scambi, senza però offrire, almeno inizialmente, un servizio di aggiornamento delle posizioni dei clienti in tempo reale; per questo le banche e le società finanziarie erano costrette ad aggiornarle manualmente.

Massimo Segre, all’epoca consigliere d’amministrazione della torinese Intermobiliare Sim, attraverso la comune passione per gli scacchi entra in contatto con Mario Fabbri, ingegnere della Ferrero che lavora nel settore dei sistemi informatici. Tra un arrocco e uno scacco matto prende quindi il via una collaborazione che punta dapprima a risolvere solo il problema degli aggiornamenti e che poi nel giro di un paio d’anni darà vita a Directa Sim, di cui Mario Fabbri assumerà la guida operativa. Dopo i primi test, tra il 1994 e il 1995, finalmente il primo vero eseguito via Internet e con denaro reale. Soltanto dal 1999 il trading online in Italia conoscerà però uno sviluppo esponenziale.

giovedì 15 novembre 2012

Cosa influenza il prezzo di un’opzione?

prezzo-opzione-fattoriIl prezzo di un’opzione è determinato sulla base di ben definite formule matematiche sviluppate all'interno del modello di Black e Scholes, i fattori che influenzano questo prezzo sono essenzialmente:
  • il prezzo corrente del sottostante,
  • il prezzo d’esercizio,
  • la vita residua dell’opzione,
  • il tasso di interesse,
  • la volatilità del prezzo del sottostante,
  • eventuali dividendi percepiti sul sottostante durante la vita dell’opzione.
Le relazioni tra queste determinanti vengono espresse da alcuni indicatori che gli addetti ai lavori chiamano «greche»: ognuna di queste lettere definisce sostanzialmente una dimensione del rischio riguardante una posizione in opzioni.

Ad esempio, il Delta esprime la relazione tra la dimensione della variazione di prezzo di un'opzione e quella del sottostante sul quale è sottoscritta; il Theta invece lega la variazione del prezzo di un'opzione rispetto al tempo.

Tralasciando per adesso le funzionalità di questi indicatori nell'attività di trading e nella gestione del rischio di singole opzioni, ma soprattutto dei portafogli di opzioni, quello che si riesce ad intuire riguardo all’operatività su questo tipo di strumenti è che, molto spesso, essere dalla parte giusta del mercato non è l’unica determinante alla base di strategie profittevoli, ma questa deve essere combinata con delle tecniche di gestione delle variabili di rischio.

Maggiori informazioni le puoi ottenere aprendo un conto prova gratuito per il trading in opzioni binarie.

mercoledì 14 novembre 2012

Quando comprare oro fisico o finanziario

previsioni-oro-2012Rickj Rule, apprezzato gestore americano, ha partecipato pochi giorni fa al King World News dove ha espresso sinteticamente la sua posizione sul metallo giallo. Quanto sopra si riassume in una sola frase: «Buy the dips», comperate sul ribasso.

Rule ha ricordato che la stampa di banconote cartacee continua imperterrita senza alleviare la crisi internazionale. Inoltre la produzione mineraria in Sud Africa continua a diminuire. Questa situazione si è ora molto aggravata per i continui scioperi. Tale circostanza proseguira «molto, molto a lungo».

Rule ha anche ricordato le polemiche sulla decisione tedesca di volere riportare l’oro posseduto in Germania. Una decisione saggia secondo Rule in quanto non si comprende perché l’oro posseduto dai tedeschi debba essere conservato in un altro continente.

Rule ha messo il dito anche sulla crisi cui sono soggette le «junior», le piccole società che cercano il metallo giallo, colpite dalla restrizione creditizia. La maggior parte delle società deboli finanziariamente sarà costretta al delisting o addirittura al fallimento. In mancanza di nuove scoperte la quantità di oro estratta diminuirà ancora. Con tali premesse le conclusioni di Rick Rule sono ovvie: comperate sulla lettera, sfruttate questi momenti di incertezza.

Niente è cambiato rispetto a qualche mese fa. Anzi l’oro continua a mostrare la sua forza nel superare sul lungo termine i rendimenti di altri investimenti. L’attuale fase di stasi del mercato era necessaria. Si deve smaltire l’enorme ipercomprato. Quindi meglio aspettare la lettera prima di acquistare.

Apri un conto demo gratuito con Markets.com., opera in cambi Forex, azioni, derivati, CFD e metalli preziosi. Il conto demo ti consente di provare il servizio senza costi e senza rischi.

martedì 13 novembre 2012

Investire in azioni argentine e sudafricane

La Borsa di Buenos Aires ha perso l'8,1% in euro a ottobre: la politica economica del Paese non sta certo favorendo questa Piazza finanziaria che vale il 48,3% in meno rispetto a un anno fa. Nessun altro è andato così male in questi 12 mesi. Stai alla larga da questo mercato.
A livello settoriale il peggior rosso (-5,9% a livello mondiale, in euro) è stato registrato dal settore tecnologico, anche qui il nostro consiglio è di non investirci.

Tra le obbligazioni sono andate molto male quelle in rand che hanno perso in euro ben il 6,3%, penalizzate dal forte calo della valuta sudafricana sull'euro (-5,8%), in un mese in cui la valuta unica ha messo un po' sotto pressione tutte le altre facendo sprofondare yen giapponese (-3,4%), rupia indiana (-2,7%) e dollaro canadese (-2,3%). In particolare il calo dello yen è responsabile del calo dei titoli di Stato giapponesi (-3,3% quelli a 7-10 anni), ma continua a investirci per diversificare i tuoi investimenti con Ubs (Lux) bond fund jpy P (-3,5%).

Strategia trading dollaro yen

cambio-dollaro-yenOttima tendenza rialzista registrata sul cambio dollaro/yen che dai minimi di periodo ha iniziato un positivo movimento ascendente giunto a definire nuovi massimi a 80,66. Tuttavia nella settimana appena trascorsa, complice anche la debolezza a cui abbiamo assistito sui mercati finanziari, si è assistito a un ritorno delle vendite sul cross che si è riportato appena sotto l’area psicologica di 80.

È evidente anche una divergenza negativa formatasi sull’indicatore Rsi che mostrava l’allentamento della forza rialzista e faceva presagire una correzione dai massimi della scorsa ottava.
È comunque importante sottolineare come, nonostante la correzione a cui abbiamo assistito, il quadro tecnico rimane ancora attualmente positivo e rialzista e non si sono al momento disegnati segnali particolari di deterioramento della situazione grafica e riteniamo che nelle prossime sedute possano riprendere gli acquisti in favore della valuta americana.

Ci attendiamo perciò nuovi acquisti e con elevata probabilità la definizione di nuovi massimi di periodo, superiori a quelli della scorsa ottava. Il target finale del movimento lo poniamo nell'area compresa tra 81, livello importante in quanto soglia psicologica e 81,22 dove ricadono una serie di resistenze statiche che metteranno fine, nel medio termine, al movimento rialzista in atto dai minimi di periodo, definendo in seconda battuta un'ampia correzione che riporterà la divisa americana nei confronti dello yen giapponese nuovamente in area 79.

La nostra view rialzista nel breve termine verrebbe negata solo qualora il cross dovesse proseguire nel movimento discendente in atto violando così il supporto stante a 79,26 che richiamerebbe immediatamente nuove vendite sul mercato.

Opzione Call sul cambio

Per queste ragioni decidiamo di acquistare un’opzione call, con implicazione rialziste, con 0,1 lotti e scadenza fissata al prossimo 23 novembre che ci permette di seguire la prosecuzione del movimento ascendente di medio termine in atto raggiungendo così i target sopra citati. Il livello supportivo da osservare con maggiore attenzione è posto a 79,26, la cui violazione richiamerebbe immediatamente sul mercato nuove vendite negando le possibilità di proseguire nel rialzo; qualora si dovesse configurare questo segnale chiuderemmo la nostra opzione rialzista entrando direttamente short sul sottostante.

Impara ad operare con le opzioni binarie e raddoppia il tuo capitale

lunedì 12 novembre 2012

Previsioni prezzo oro a fine 2012

previsioni-oro-2012La conferma di Barack Obama alla Casa Bianca ha riportato l’oro sugli scudi. Tanto che in settimana le quotazioni del lingotto sono balzate da un minimo di 1.672 fino a sfiorare i 1.740 dollari per oncia. Merito soprattutto dell’indebolimento del biglietto verde, sceso nelle ultime sedute rispetto a tutte le altre principali valute, rispetto al quale l’oro è la commodity più correlata.

Nel dettaglio, la correlazione a tre mesi è superiore a 0,62 contro lo 0,47 dell’indice benchmark Crb. «Con Obama - spiega Michiyoshi Kato, vice presidente di Mizuho Corporate bank - la politica monetaria resterà espansiva anche nei prossimi anni favorendo uno scenario economico inflattivo e ribassista per la divisa americana che si rifletterà in un allungo dei corsi del lingotto». In media, il target price delle principali banche d’affari rilevato da Bloomberg stimato per il prossimo anno è così salito a 1.840 dollari per oncia, un livello che comporterebbe un rialzo superiore al 6% rispetto alla quotazione attuale.

Nel frattempo l’import cinese di oro da Hong Kong è cresciuto solo lo scorso settembre (dato diffuso però all’inizio di questa settimana) del 30% su base mensile e del 23% rispetto allo stesso periodo del 2011 sfiorando le 70 tonnellate. «Una situazione - fa notare Liu Xu, analista di Capital Futures - che segnala come le istituzioni di Pechino stiano dando un peso sempre maggiore all’oro nelle asset allocation».
Non solo. Secondo le ultime stime diffuse dalla società di consulenza Gfms, la domanda cinese di oro, grazie a un rialzo di un punto percentuale (860 tonnellate) nel 2012, supererà quella indiana diventando la prima a livello mondiale. Indicazioni rialziste sul lingotto arrivano poi anche dall’oro fisico detenuto dagli Etp che a detta di Bloomberg e Barclays Capital sarebbe ora sufficiente a coprire circa un anno di produzione mineraria.

Per sfruttare prossimi, potenziali, rialzi del lingotto a Piazza Affari sono disponibili dieci prodotti tra Ect ed Etn sulmercato Etfplus e 48 tra certificati (di tipo investment e a leva) e covered warrant sul mercato Sedex.

Puoi operare con l’oro direttamente o attraverso derivati utilizzando il broker forex Markets.com. Prima di iniziare ti consigliamo di aprire un conto demo gratuito per provare il servizio e vedere se è adatto alle tue esigenze.

domenica 11 novembre 2012

Previsioni cambio euro dollaro fine 2012

cambio-eruo-dollaroLa conferma di Barack Obama, come prevedibile, non ha entusiasmato gli operatori che hanno riversato massicci flussi di liquidità sul dollaro americano a scapito delle altre maggiori valute, delle azioni e delle materie prime.

Tutto ciò rientra nella logica delle correlazioni predominanti nel medio periodo e che vedono acquisti di dollari (con l’eccezione dello yen comprati anche contro dollari) in contesti di avversione al rischio e vendite in circostanze di propensione al rischio. Inoltre nella giornata di giovedì 8 si è tenuto il meeting della Banca centrale europea che, come da attese, non ha ritoccato il tasso d’interesse di riferimento allo 0,75%, nè il tasso sui depositi e il tasso marginale che rimangono rispettivamente a quota zero e 1,50%.

Mario Draghi ha utilizzato un tono piuttosto prudente e si è pressoché limitato a fornire stime e a sottolineare la bontà delle misure non convenzionali intraprese dall’Istituto di Francoforte.Questo ha contribuito a deprimere i mercati ma questa logica è di per sè sufficiente per spiegare il movimento dei prezzi di questi giorni.

La dinamica è stata peraltro perfettamente ricalcata dal cambio euro/dollaro, il quale dopo un inizio di settimana rialzista dal supporto a 1,2775 fino alla resistenza a 1,2875, ha poi completamente stornato fino a mettere a segno nuovi minimi vicini alla soglia psicologica di 1,27, su livelli di oltre due mesi fa. Proprio quest’ultimo infatti rappresenta il punto cruciale che, se raggiunto, genererebbe ulteriori approfondimenti bearish verso 1,2630; in caso invece non venisse toccato, costituirebbe un buon punto di ingresso per i compratori con target in area 1,28.

Vale la pena evidenziare una sostanziale debolezza di sterlina contro tutte le altre major, che potrebbe proseguire a sconto del quadro pesante di ipercomprato presente fino a qualche settimana fa e invece la relativa forza degli «oceanici», cioè dollaro australiano e dollaro neozelandese.

Fonte Markets – apri un conto demo gratuito per iniziare ad imparare senza rischi il trading sul Forex