giovedì 20 settembre 2012

Investire in argento

investire-argentoL’azione di stimolo all’economia adottata prima dalla Bce e successivamente dalla Fed si riflette in un movimento unidirezionale al rialzo per le principali asset class.

Se da un lato l’azionario vola e i rendimenti dei bond governativi periferici crollano, si osserva parallelamente un rilassamento della tensione sull’euro e un ritorno dell’appetito al rischio.

Che prontamente si riflette non solo sulle materie prime energetiche, ma anche sui metalli, sia industriali che preziosi. In quest’ultimo caso parte della performance positiva è legata anche al crollo del dollaro, o meglio alla volata dell’euro rispetto alle principali divise di riferimento, che permette all’oro e all’argento di beneficiarne direttamente.

Sta quindi rientrando l’allarme, con il sentiment generale in via di miglioramento, nonostante i dati macro sempre debolissimi anche in ottica prospettica. In questi termini saranno più importanti i segnali che arriveranno dall’area emergente, Cina in primis, poiché la sonnolenza in termini di crescita dell’area occidentale è ormai data per scontata anche se le finanze sembrano, per ora, salve.

Le azioni intraprese dalle banche centrali innescano a loro volta aspettative inflazionistiche nel medio termine, che per ora non si trasmettono sull’economia reale, alimentando giustamente acquisti sulle materie prime legate al ciclo.

Il Brent tende così a rompere gli indugi e proiettarsi nuovamente al rialzo. Non ci sono segnali perché ciò possa anticipare un successivo cedimento. Su veloce correzione verso 112-113 dollari si intravede un’opportunità di entrata, con potenziale obiettivo verso 120 dollari circa. La correlazione buona con l’azionario sostiene questo scenario rialzista, con l’S&P500 tornato a ridosso dei massimi del 2007. Interessante anche il recupero dei metalli industriali, in particolare del rame che tenta di uscire dall’incertezza dei mesi precedenti.

La base costruita negli ultimi 4-5 mesi sembra quindi essere stata digerita con successo e fungere da supporto di una certa rilevanza, aprendo così la strada a nuove posizioni lunghe su veloce test verso 350 dollari.

Colpo di coda anche da parte dell’oro e dell’argento: il contributo del dollaro debole è evidente, con i prezzi velocemente ritornati sui massimi di inizio febbraio. Difficile per ora dire se l’inversione di tendenza sia valida anche nel medio termine, ma l’allontanamento dalle medie mobili principali segnala un chiaro ritorno dell’appetito verso il metallo giallo, confermato anche dalla volata dell’argento e del platino Apri un conto prova con Saxo Bank o Markets.com (2.000$ di bonus per apertura conto reale).

mercoledì 19 settembre 2012

Opzione put su cambio forex EUR GBP

opzione-put-cambio-forexOttimo rialzo registrato nelle ultime settimane dal cambio euro/sterlina che evidenzia altresì la forza relativa manifestata dalla moneta unica rispetto alla valuta inglese.

Sul EurGbp si è configurato un ottimo rialzo dall’area 0,7750 fino a contatto con importantissime resistenze, target finali del movimento, posti a 0,8025-0,8030 realizzando così un uptrend di quasi tre figure, davvero notevole.

Ci attendiamo un ritorno di debolezza della valuta europea nei confronti della sterlina che riporterà il cross in prima battuta verso il nostro primo target a 0,7940 successivamente, dopo un rimbalzo tecnico, proseguirà la debolezza e verranno raggiunti gli obiettivi di più lungo termine a 0,7893 e 0,7858, target finale del movimento.

Chiari i segnali che ci vengono forniti anche dagli indicatori: sia il Rsi sia l’Oscillatore stocastico stanno creando della evidenti divergenze negative e quest’ultimo ha già creato un primo segnale ribassista Vista la nostra view decidiamo di acquistare un’opzione put con scadenza fissata al 19 ottobre, poco più di un mese, in modo che si possa compiere l’intero movimento ribassista.

Fissiamo inoltre come strike price 0,7950, livello che in caso di rottura fornirebbe una prima conferma della possibile inversione sul medio termine, generando successivamente la discesa dell’euro fino ai target preposti. Ottimo il rapporto rischio-rendimento dell’operazione a fronte di un premio pagato esiguo le opportunità di guadagno davvero notevoli.

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martedì 18 settembre 2012

Investire in oro contro l'inflazione

investire-oro-inflazioneDopo la Bce, anche la Fed ha spiegato il proprio arsenale con l’annuncio del nuovo quantitative easing da 40 miliardi di dollari al mese. L’acquisto riguarderà il comparto dei titoli cartolarizzati costituiti da mutui ipotecari. In aggiunta la Fed ha prolungato anche il mantenimento dei tassi fermi ai minimi storici (0%-0,25%) sino a metà del 2015.

Sull’euro/dollaro il sentiment dei trader torna nuovamente positivo (52% long da 63% short). La rottura dell’1,30, ha fatto scattare delle ricoperture. Il rally della moneta unica potrebbe ora smorzarsi temporaneamente dopo il forte ipercomprato della settimana.

Modesta riduzione delle posizioni lunghe sull’euro/yen (53% dal 58%), mentre sul cambio dollaro/yen il sentiment ha subìto un brusco calo (53% dall’82%). Su quest’ultimo, la rottura al ribasso del livello di 78 in settimana ha aperto uno scenario di calo che si è arrestato a 77,13 da cui è partito un successivo rimbalzo.

Torna positivo il sentiment anche sul cable (54% long dal 56% short). La debolezza generalizzata del biglietto verde ha spinto il cambio sopra 1,60 e ormai il massimo del 2012 di 1,63 è alla portata.

Tra gli indici, il sentiment dei trader sul Dax segnala massima indecisione (vedere grafico). I nuovi massimi da luglio 2011 lasciano pensare che ci possa essere una correzione temporanea prima che il trend rialzista riparta. Crescono le posizioni long sul Ftse Mib (al 58% dal 54%). Gli investitori sperano in un recupero dei 17.000 punti nelle prossime sedute, livello da cui tornerebbero le vendite. Torna rialzista lo scenario sugli indici Usa (Dow Jones 65% long, S&P500 70% long), dopo le nuove misure adottate dalla Banca centrale statunitense.

Tra le commodity, si riducono le posizioni lunghe sull’oro (al 68% dal 74%). Le iniezioni di liquidità alimentano spirali inflative e gli operatori si rifugiano sul metallo prezioso per proteggersi dall’inflazione.
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lunedì 17 settembre 2012

Analisi tecnica favorevole all'euro

euro-dollaro-forexSi parlava di un potenziale attacco alla resistenza a 1,2940 come di un livello quasi utopico, ed era solo una settimana fa.
Il mondo però si muove sempre più in fretta e questo è particolarmente vero per i mercati finanziari in senso lato e per quello valutario nello specifico.

Questa accelerata ulteriore nell’appetito per il rischio (in aumento da oltre un mese) è stata fomentata nell’ultima settimana da due eventi importantissimi: il via libera della corte costituzionale tedesca alla partecipazione all’Esm e la decisione della Fed di immettere nuova liquidità tramite l’utilizzo di nuovi strumenti, ossia l’acquisto di mortgage backed securities.

Ma qualcosa non torna; al di là dell’euforia di breve periodo, non vedo come la conferma della possibilità di utilizzare il meccanismo di stabilizzazione («fondo salvastati») o una nuova ondata di liquidità in un’economia stagnante possano realmente essere considerati come un punto di svolta. Pertanto è difficile pensare che questo trend rialzista dell’euro abbia ancora molto spazio da correre.

Da un punto di vista tecnico, invece, il quadro sembra molto ben delineato a favore della moneta unica; il superamento infatti anche della media mobile a 200 giorni è un segnale decisamente bullish, così come un’eventuale chiusura settimanale al di sopra del 38,2% di ritracciamento (che coincide con il livello psicologico di 1,30) della discesa dall’agosto 2011 (1,4548) alla fine di luglio di quest’anno (1,2041) confermerebbe il trend in atto. Il potenziale per un test della successiva area di resistenza intercettata a 1,3280/1,3330 da una serie di massimi e minimi precedenti, nonché dal 50% di Fibonacci c’è tutto.

Al ribasso lo spazio sarebbe ben più ampio; il primo supporto è rappresentato dalla media mobile a 200 periodi passante a 1,2840, prima dell’area di congestione di 1,2580. Però al momento sarebbe come andare controvento, è meglio attendere per la rottura di qualche supporto interessante o della formazione di una divergenza ribassista. Fonte Markets- apri un conto demo

domenica 16 settembre 2012

Etoro lancia il Social Trading Index

etoro-social-tradingeToro ha reso disponibile la versione beta del Social Trading Index, evoluzione del copy trading. Si tratta di «un servizio che consente agli utenti di creare i propri indici e renderli disponibili all’intero network eToro».
Inoltre «gli utenti possono filtrare le classifiche dei trader in base a criteri multipli», trasformando i trader in asset class.

Vedi le condizioni economiche di eToro

sabato 15 settembre 2012

Vendita allo scoperto di opzioni

"Stai lontano dai grafici intraday. Anzi, meglio, siediti a due metri dal monitor, così che per capire il trend del mercato sarai costretto a guardare grafici settimanali".

È questo uno dei tanti aneddoti che snocciola Jens Rabe, uno dei migliori trader tedeschi specializzato in opzioni «In realtà io sono nato come trader intraday - racconta Rabe -ma poi ho capito che se volevo cavalcare i trend importanti non dovevo chiedermi dove poteva andare il mercato ma dove era probabile che non andasse». Ma in cosa consiste la strategia di Rabe?

"Vendo opzioni nel 95% dei casi - spiega - Cerco di raccogliere i premi se i mercati sono stabili o se il pubblico impazzisce pagando troppo delle opzioni out of the money. A volte sono trend follower e a volte sono contrarian,ma cerco sempre di mettermi dei punti di uscita per non perdere la camicia. Se compri un’opzione per guadagnare devi avere un buon movimento di prezzo, se invece vendi un’opzione e sbagli la direzione del mercato puoi pareggiare o addirittura guadagnare semplicemente sfruttando la volatilità. C’è un’altra differenza tra le due strategie: tutti in Borsa dicono di tagliare le perdite e lasciare correre i profitti.

Tagliare le perdite può risultare facile se sei disciplinato, ma lasciare correre i profitti è difficile. Pensate a chi ha comprato Apple a 60 dollari e ora quota 600: davvero ci sono persone che l’hanno tenuta in portafoglio per tanto tempo? Ecco, con la vendita allo scoperto delle opzioni abbiamo risolto automaticamente il problema di quanto possiamo guadagnare perché è un valore certo e ci possiamo così focalizzare sulla gestione del rischio e sulla limitazione dello stop loss.

Penso che questo aspetto sia tralasciato da molti ma è il cardine del successo nel trading".

Iron Condor anche per i principianti, quindi? "Sono la strategia migliore - risponde Rabe - perché se applicata correttamente può portare profitti soddisfacenti con rischio limitato. Ci sono molti trader che applicano solo Iron Condor e ottengono risultati positivi anno dopo anno. Penso ad esempio ad applicare questa strategia su indici come il Russell 2000 o l’S&P500 o addirittura su azioni "noiose" come Ibm o Mcd".

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venerdì 14 settembre 2012

CFD su dollaro, indici USA e DAX

È stata la settimana della Banca centrale europea e di Mario Draghi.

Il piano dettagliato sull’acquisto di titoli di Stato (Omt) sembra essere stato apprezzato dai mercati che hanno registrato performance brillanti con forte restringimento degli spread tra Btp e Bonos contro il tedesco Bund.
Sull’euro/dollaro, il mercato principale dei Cfd, il sentiment dei nostri trader si è invertito (da 51% long a 63% short) dopo i massimi da due mesi toccati dal cambio.

Il cross si appresta a testare resistenze importanti oltre le quali la forza della moneta unica non sarebbe consistente con i fondamentali. Modesto recupero delle posizioni lunghe sull’euro/yen (58% dal 52%), mentre sul cross usd/yen il sentiment ha subìto una forte accelerazione positiva (82% dal 54%).

I buoni dati macro Usa della settimana e la Bce hanno alimentato la propensione al rischio e le vendite sullo yen. Si inverte il sentiment anche sul cable (56% short da 55% long). L’approssimarsi all’1,60 spinge l’ingresso di nuovi ribassisti, anche se potrebbe trattarsi di una temporanea debolezza prima di una ripartenza.

Tra gli indici, si inverte il sentiment dei nostri trader su diversi panieri, come il Dax (55% short da 60% long). I nuovi massimi da agosto 2011 lasciano pensare che ci possa essere una correzione temporanea prima che il trend rialzista riparta. Lieve riduzione invece per le posizioni long sul Ftse Mib (al 54% dal 63%).

Ribassista anche lo scenario sugli indici Usa (Dow Jones 62% short, S&P500 58% short) dopo aver aggiornato imassimi degli ultimi quattro anni. Tra le commodity, crescono ancora le posizioni lunghe sull’oro, che sono salite al 74% (dal 70%) in vista del meeting del Fomc della prossima settimana e dopo il superamento di quota 1.700 dollari per oncia.

mercoledì 12 settembre 2012

Mercato Forex settembre 2012

Il mercato, anche questa settimana, non ha mostrato delle sostaziali variazioni rispetto alle settimane passate. Stiamo infatti assistendo a un posizionamento sulle major che potremmo definire «classico », dato che sia il cambio EurUsd sia il cable (GbpUsd) evidenziano valori negativi con livelli che ruotano attorno al -2.

Nello specifico, il posizionamento dell’eurodollaro risulta short di 1,91, mostrando così come il 66% dei trader pensi a un ribasso, mentre il valore di -2,19 sulla sterlina testimonia una convinzione lievemente maggiore, dato che troviamo il 69% dei trader posizionati corti nella speranza che la salita messa in atto oltre 1,59 sia effettivamente qualcosa di temporaneo e non l’anticamera per un ulteriore salita.

L’indice Speculative Sentiment Index di Fxcm è neutrale anche per quanto riguarda il cambio UsdChf, su cui troviamo un valore di massima incertezza dato che l’ultima rilevazione della settimana mostra un +1,05, evidenziando così come il 51% dei trader sia posizionato long preferendo l’acquisto di dollari. Un altro valore che testimonia una forte propensione del mercato all’acquisto del biglietto verde è certamente quello relativo al cambio UsdJpy.

Sono settimane, infatti, che i valori sono stabilmente superiori a 2, ma il repentino ritracciamento del dollaro rispetto al movimento positivo di due settimane fa ha fatto sì che l’indice Ssi si riportassse nuovamente al di sopra di 10, per la precisione a 10,59. Il che mostra come il 91% dei trader pensi che un livello prossimo a 78, ancora una volta, possa portare a una risalita del cambio.

Fonte Markets  - apri un conto demo

martedì 11 settembre 2012

Previsioni cambio Euro Yen sul Forex

Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad un’ottima tendenza rialzista per il cross valutario euro/yen: la divisa europea sospinta dal deciso rialzo dei mercati finanziari a cui abbiamo assistito soprattutto durante il mese d’agosto ha ritrovato brillantezza nei confronti della divisa nipponica.

EUR - YEN strategie operative


Dopo questo ottimo uptrend riteniamo con buona probabilità che la divisa europea necessiti attualmente però di una fase di ritracciamento; Fondamentale sarà monitorare il comportamento del cross quando giungerà a contatto con le prime resistenze critiche poste in area 100,14-100,66 raggiunte le quali uno storno diverrà molto probabile.

I target li posizionamo in prima battuta a 97,65 e in caso di prosecuzione del ribasso successivamente l’euro potrebbe raggiungere il successivo obiettivo a 96,44. Anche qualora si configurasse questa fase di ritracciamento rimarrebbero intatte le possibilità nelle prossime settimane di rivedere l’euro nei confronti dello yen al test di area 102,71.

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lunedì 10 settembre 2012

Ancora short per euro e sterlina

Non è cambiato in maniera sostanziale il posizionamento dei trader dalla settimana scorsa.

Sull’euro/dollaro si assiste ancora a uno sbilanciamento a favore di posizioni short, con un valore di 1,71 posizioni corte per ogni lunga pari a un 63% di operatori favorevoli al biglietto verde. Il valore più eclatante resta quello relativo a UsdJpy che vede un netto squilibrio a favore di posizioni in acquisto. Il valore infatti è di 10,22 che, descrive la situazione per la quale il 90% dei trader è long. Questo riflette le aspettative per un rafforzamento del cambio in scia a segnali di debolezza dello yen anche su euro e sterlina Rimane equilibrata la situazione su UsdChf, dove prevale un 54% di trader favorevoli al dollaro, su AudUsd, cambio sul quale ci sono 1,32 operatori corti per ogni operatore lungo (pari al 56% dei trader), e su GbpJpy dove il 60% degli attori sul mercato è favorevole alla moneta inglese.

Permane sostenuta la posizione su UsdCad, che descrive un valore positivo di 2,95 operatori long per ognuno short, mentre più controversa resta quella sul cambio NzdUsd che si trova a favore dei ribassisti che rappresentano il 58% del totale. Fonte Markets

Opzione binaria su Euro Dollaro

La moneta unica dopo aver raggiunto degli importantissimi minimi di periodo a fine luglio ha poi ritrovato la forza di rimbalzare e di tornare a rivalutarsi rispetto al dollaro americano.

Riteniamo che l’euro nelle prossime ore possa anche avere la forza di definire nuovi massimi di periodo, leggermente superiori ai precedenti, ma attenzione ai falsi segnali. Difatti il rialzo potrà essere piuttosto ridotto Raggiunti questi livelli inizierà uno storno che riporterà l’euro fino come obiettivi minimi all’area 1,2417-1,2375.

Qualora successivamente la discesa dovesse farsi ancora più accentuata si potrebbero andare a testare i successivi livelli a 1,2317-1,2308, supporti finali della discesa dove i rialzisti potranno rientrare al rialzo. Decidiamo per queste ragioni di acquistare un’opzione binaria «sotto», quindi con implicazioni ribassiste, fissando come strike price i livelli attuali e scadenza posta al 14 settembre che non è certo una data casuale.

Infatti il 6 settembre si terrà l’importantissima riunione della Bce dove gli investitori attendono novità dal Presidente della Bce Mario Draghi, in seguito il 12 settembre si pronuncerà la corte costituzionale tedesca in merito al Fondo salva-Stati; sicuramente due eventi che potranno influenzare notevolmente il cross valutario riportando una forte direzionalità sul cambio.

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Opzione Binaria sul petrolio - strategia operativa

Il petrolio Brent dopo la lunghissima tendenza ribassista intercorsa dall’inizio del mese di marzo fino a fine giugno scorso, dopo aver generato un importante segnale di inversione su grafico weekly ha intrapreso un percorso rialzista che gli ha permesso di definire un lungo movimento correttivo giunto proprio la scorsa settimana a contatto con i principali livelli di resistenza posti tra 115,65 dollari al barile e soprattutto 116,57. Livelli che come abbiamo notato la scorsa ottava è stato sentito dal mercato generando un immediato ribasso di oltre 200 tick rispetto i massimi intraday.

Corrisponde ad un livello di resistenza molto importante che definisce la fine del doppio movimento direzionale creatosi nelle ultime settimane. Riteniamo che nelle prossime giornate, come già verificatosi la scorsa settimana, il prezzo del Brent possa tornare a scendere definendo quantomeno un movimento di ritracciamento Per queste ragioni decidiamo di acquistare un’opzione binaria sotto, con implicazioni ribassiste, fissando come strike price i prezzi attuali e scadenza il 28 settembre.

La nostra view verrebbe negata solo qualora il Brent dovesse riuscire a proseguire il suo trend rialzista violando al rialzo 116,57, massimi registrati la scorsa settimana segnale che consentirebbe di condurre la commodity fino in prossimità di area 120 dollari al barile, circostanza che ci porterebbe a ricoprirci direttamente sul sottostante.

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giovedì 6 settembre 2012

Corsi gratuiti Forex con FXCM

Partirà il 18 settembre il programma autunnale di formazione di Fxcm Italia, che prevede quattro seminari gratuiti tra i mesi di settembre e dicembre. I corsi, di livello base o avanzato, si terranno a Milano nella sede di Assosim in Piazza Borromeo, 1.

Il primo appuntamento è il livello base (docenti Matteo Paganini e Filippo Legrenzi), mentre il livello avanzato (9 ottobre, 20 novembre e 11 novembre) affronterà le tecniche di analisi complesse come, ad esempio, il Tradingshooter, il Naked e l’utilizzo delle medie mobili.

Nel frattempo puoi testare il loro servizio aprendo un conto demo su FXCM e comparandolo con Markets (che rimane il nostro favorito, anche perché offre fino a 2.000 dollari di bonus a chi apre un conto reale).